Oggi sono andato a corricchiare e camminare nel bosco con mio figlio di 4 anni. I miei amati boschi, dove quando mi ci immergo dentro, vengo risucchiato in un tunnel di alberi, rumori ed emozioni che solo la natura sa dare e che mi aiutano a decontestualizzarmi ogni tanto dalla vita civilizzata.
La bellezza del percorso che ho scelto per allenarmi, sta nel fatto che è un “single track”, ovvero sentieri molto stretti, spesso nascosti dagli alberi, utilizzati prevalentemente da cacciatori e fungaioli, all’interno dei quali si è sempre all’ombra ed anche d’estate si può correre senza che il sole ci cuocia la testa.
Poter correre in mezzo ad una natura così selvaggia, lo reputo una fortuna ed un privilegio. Ogni volta che entro in questa folta vegetazione, mi sento sempre un ospite, nella “casa della natura”, dove vivono gli animali e correndo là dentro, talvolta riesco anche io a sentirmi un pò a casa, un pò come un animale selvatico.
Durante questa uscita nel bosco con mio figlio però, è successa una cosa che mi ha spezzato il cuore, un pezzo di bosco è stato dilaniato e potato pesantemente, con una violenza e dal mio punto di vista ignoranza, che a stento son riuscito a riconoscere il percorso che ormai corro a memoria. Avrei voluto piangere, perchè vedo il bosco come una creatura che ospita molta vita e vederlo distrutto così lo reputo una violenza atroce.
Non sò il motivo di questa scelta, chi l’ha autorizzata e perchè sia stato fatto in questo modo così atroce e mi chiedo perchè rovinare tanta bellezza? Chi siamo noi per distruggere un pezzo di bosco in quel modo? Non è casa nostra quella ed a seconda di come si taglia il bosco si rischia che non ricresca più come prima!
Nelle prime due foto potete vedere la zona che è stata demarcata ed ancora non tagliata, ma che ben presto lo sarà. Nell’ultime foto potete vedere parte di ciò che è stato fatto.
Ho corso in molti posti della Toscana ed avuto la fortuna e l’onore, anche grazie all’impegno di molti organizzatori, di conoscere tanti territori ed il fenomeno del disboscamento dovuto alla mano dell’uomo è frequente e contestato un pò ovunque, tant’è che alcuni territori son talmente spogli di alberi che talvolta non sembra nemmeno di correre nella natura. Son sempre stato fiero dei boschi livornesi, perchè sono selvaggi e molto fitti e credo che questa bellezza debba essere preservata come patrimonio. Se continuiamo a tagliare il bosco in questo modo, ben presto resterà poco di questa bellezza.
Non è la prima volta che assisto ad azioni di questo tipo, ogni volta c’è sempre una motivazione reputata “giusta” per noi, senza prendere spesso in considerazione cosa sia giusto per la natura, per chi la ama e per chi la vive. Mentre stò scrivendo le motoseghe continuano a far rumore nel bosco e probabilmente questo testo resterà solo uno sfogo, spero però che lo legga qualcuno che possa fare qualcosa, per lo meno per regolamentare meglio il metodo che attualmente viene utilizzato per tagliare il bosco, che a mio avviso ad oggi è troppo pesante e distruttivo.
Secondo il mio punto di vista, quando si fà una potatura, oltre a dover far decidere agli esperti, quali alberi debbano essere tagliati e quali no, si dovrebbe stare attenti anche a non deturpare l’aspetto paesaggistico di un percorso che viene utilizzato per muoversi nel verde. Non sò quali sono i parametri di giudizio e valutazione, spero che vengano rivisti, perchè la bellezza và preservata e la natura protetta come un patrimonio.
Da noi è successo che hanno distrutto un sentiero CAI per fare una strada che va ad un bosco per fare legna e per l’accesso ad una baita! Un orrore! Ho trovato gli operai a lavoro con tanto di camion per portare via la legna e ruspa per spianare il terreno! Mi sono arrabbiata moltissimo! Ed ho urlato ad uno di loro, il quale mi ha risposto “sarà ben meglio o no, una stada dove puoi correre?!” Gli ho risposto di no, che hanno distrutto un bosco dove animali abitavano. Ma è possibile potere rovinare i boschi? Amarezza immensa. E quando ne parlo, ho la sensazione che non mi capiscono!
Ciao Nathalie, purtroppo chi non vive la natura non comprende i danni che fa con questo tipo di azioni. Questi fenomeni avvengono un pò ovunque e da quello che ho capito, anche in maniera autorizzata. Non ho capito bene se ci son protocolli o leggi su come debbano essere fatte queste azioni. Ho capito che quando qualcuno sbaglia però viene sanzionato. Il problema è che le sanzioni molto spesso son di lunga superiori ai guadagni. L’unica cosa che possiamo fare è radunare le varie associazioni e cittadini del territorio che son sensibili a queste tematiche e trovare una soluzione comune da presentare alle nostre Regioni per poter rivedere il sistema. Ci vuole uno studio accurato delle normative per capire cosa è che non và e cosa andrebbe revisionato. A quel punto sarebbe da fare una nuova proposta di revisione alla legge accompagnata da una mozione firmata da quante più persone possibile. Io nel mio piccolo mi muoverò così con le associazioni del mio territorio, ma non credo che la strada da percorrere sia semplice.
Ti mando un abbraccio e ti sono vicino.